Edoardo Liberati Sinthetycs trio

"Turning point"

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Ogni brano racconta la sua storia.
Nove brani, ovvero nove differenti ambienti sonori che si intrecciano tra loro, finalizzati al racconto di differenti emozioni e sensazioni provate dal momento della scrittura, al momento dell’arrangiamento collettivo, fino al momento della ripresa acustica degli stessi.
‘Dear Jane’ vuole essere un tema che strizza l’occhio alla musica pop e alla dimensione offerta dalla chitarra acustica, alla bellezza di una melodia semplice, sorretta da un’armonia non complessa. Ho deciso di inserirlo come prima traccia sia per cercare di guidare l’ascoltatore al disco nella maniera più morbida e delicata possibile.
Porcelain
’, unico arrangiamento ed esecuzione collettiva di un brano non originale all’interno del disco, riprende e omaggia un gruppo molto importante nella storia del Rock o della musica in generale, i Red Hot Chili Peppers. Al primo ascolto della loro versione, fui subito catturato dalla possibilità di arrangiarlo in una chiave più jazzistica. Ho quindi agito su modifiche di tipo armonico, mantenendo quasi inalterata la bellissima melodia cantata dal frontman.
‘One For Uncle John’, come lo stesso titolo vuole dichiarare, è un omaggio a un chitarrista che ritengo a dir poco fondamentale nella mia formazione, John Scofield. Ho voluto scrivere un brano nel suo stile, cercando comunque di dare ad esso la mia personale visione sia nella scrittura che nell’esecuzione. Il suo ultimo disco, ‘Uncle John’s Band’, mi ha naturalmente portato ad intitolare il brano in questo modo.
Per scrivere ‘Apnea’ mi sono ispirato all’acqua, e più precisamente a un’immagine di una persona immersa in una vasca di una piscina. Ho cercato di riprodurre questo elemento naturale attraverso gli accordi, sempre basati sull’utilizzo di corde a vuoto.
L’unica ballad del disco è la title-track, ovvero ‘Turning Point’. Ispirato a sonorità proprie di compositori come Wayne Shorter o di Lage Lund, ho ricercato un’armonia più complessa, con una melodia piuttosto semplice che agisse da contraltare.
‘Stardust’ è un personale riadattamento in chitarra solo di uno dei brani più belli della storia del jazz; composto da Hoagy Carmichael, ho ascoltato e mi sono lasciato ispirare dalla versione di George Benson, chitarrista e cantante.
Un brano più ritmico è ‘Another Story’, dove la melodia vede al suo interno degli spostamenti all’interno della griglia ritmica. Questo brano, insieme ad Apnea, è forse quello dove l’arrangiamento collettivo ha avuto maggiore presenza. Offre al suo interno spunti e strutture proprie del jazz di matrice contemporanea, con numeri irregolari di battute che vanno a formare le sezioni su cui esso si poggia.
‘Small House’ è un brano delicato e ispirato, come nel caso di ‘Dear Jane’, alla bellezza della chitarra acustica e alla poetica del chitarrista Julian Lage.
‘Round Town’ volevo fosse un brano potente, con echi Rock e Fusion, ispirato al chitarrista Tim Miller.

EDOARDO LIBERAtI 

“La prima volta che ho ascoltato Edoardo, sono immediatamente rimasto colpito dalla sua maturità musicale nonostante la sua giovane età. Il gusto nella scelta delle note, la sua capacità di costruire linee eleganti e una grande consapevolezza della sua "voce" sono il segno di un musicista che, pur avendo una notevole preparazione tecnica, va al sodo del discorso musicale senza perdersi in manierismi. Oltre a quanto detto, questo disco mi ha dato l'opportunità di apprezzare anche le sue qualità di compositore e arrangiatore/
leader.”

Enrico Bracco

"Several years ago, when I first met Edoardo, I was immediately struck by his deep musical knowledge, impressive technical skill on the guitar, and most of all that sound! Wow! That sound! I vividly remember on several occasions being able to easily recognise it as it poured out of a practice room. An individual
and recognisable sound, a personal voice, is something that all jazz musicians strive for. Edoardo found his voice early in his career. This album is not only a record of that voice at this moment in time, but it is also a beautiful artistic statement capturing his compositional ideas and the wonderful musical
conversations between him and fellow artists Dario Piccioni and Riccardo Marchese. The combination of all of these elements transport the listener on a journey through many magical landscapes, and it is a journey well worth taking!"

Kevin Glasgow